HomeRiflessioni in primo pianoQuando Roald Dahl venne impoverito dal bigottismo corrente. La depauperazione dei testi...

Quando Roald Dahl venne impoverito dal bigottismo corrente. La depauperazione dei testi e la cancel culture di Roberto Squinzi – Librario 

Doveva succedere. Era nell’aria.
Nell’isteria degenerativa che contraddistingue questa nostra società, capita che parole come “grasso” o “nano” vengano stralciate dai libri per ragazzi perché ritenute offensive.

È il trionfo del perbenismo di facciata, quello che ne occulta uno più profondo e dirompente. Non fa nulla se i nostri ragazzi vengono dati in pasto ai social media e sbattuti su non meglio controllate piattaforme ad uso e consumo di altri ragazzini che spendono (e spengono) il proprio tempo e la propria intelligenza seguendo qualche giovane profeta in video tutorial pilotati dalle aziende.

E non fa nulla se gli stessi bambini o ragazzini vengono sfruttati da una macchina commerciale e propagandistica che ne immola i diritti ad un’esistenza più serena sull’altare delle ideologie dei genitori (le paturnie degli adulti si riflettono sempre sui bambini…), ma tant’è che anche un grande scrittore come Roald Dahl è oggi sottoposto alla fascinazione del “politicamente corretto” del suo editore, per il quale certi termini devono essere stralciati dai romanzi dell’autore.

Continua… [apri pdf]

Esplora

4 Commenti

  1. Grazie grazie grazie. Avevamo giusto discusso mio marito ed io a pranzo di questa oscenità! è come se si correggessero i quadri di Caravaggio perché non in linea con il pensiero di oggi! L’arte è arte! punto. Qualsiasi sia la forma in cui la sia manifestata… Sono sconcertata!
    Lorenza

  2. Che tempi prof! La difesa dei diritti dei nostri piccoli lettori si fa sempre più difficile e ardua, ma noi non ci arrenderemo, mai!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.