In cosa consiste la promozione della lettura? E l’animazione?
Quali le differenze e comunanze tra le due attività? Quali le premesse teoriche dell’agire promozionale?
Che tipo di formazione “minima” è richiesta a chi opera in questo settore?
L’incertezza teorica conduce troppo spesso verso percorsi piacevoli e divertenti ma non sempre efficaci per un’educazione alla lettura in profondità. Senza consapevolezza, aggiornamento costante e una continua capacità di rinnovamento molto limiti restano inviolabili, criticità e rischi rimangono sinistramente invisibili, finalità e obiettivi si smarriscono nell’indefinitezza e superficialità, la creatività evapora nell’afferrabile intuizione dell’istante. Quali le specificità e le criticità di queste attività? Quali le ragioni della loro diffusione oggi? E i motivi della loro importanza strategica nella contemporaneità? Forse è giunto il momento di riflettere sul senso del proprio agire, di interrogarsi sull’incisività educativo-formativa del “fare promozione e animazione”, di ascoltare veramente i piccoli e giovani lettori nei loro bisogni narrativi. Il cammino è iniziato, ora bisogna dare stabilità e coerenza ai percorsi, rinunciando all’autorerefenzialità e cercando piuttosto il dialogo, la discussione, lo scambio di idee e di opinioni. Se rispettiamo i ragazzi, la lettura e la letteratura.
In questo spazio i contributi disponibili in pdf saranno cambiati periodicamente
Promozione della lettura. Un approccio diverso per formare lettori motivati e critici, gennaio 2024 (Silvia Blezza Picherle) [apri pdf]
Una definizione interessante, sempre attuale, gennaio 2024 (Silvia Blezza Picherle) [apri pdf]
– L’animazione alla lettura: riflettiamo assieme a Montserrat Sarto, 1984 (a cura di S. Blezza Picherle) [apri pdf]
– Promozione e animazione della lettura: alcune criticità, 2009 (S. Blezza Picherle) [apri pdf]